La tradizione artistica e letteraria ha sempre presentato lo stereotipo della donna nel classico ruolo di custode del focolare domestico, mentre oggi i mezzi di comunicazione, da internet alla televisione, trasmettono l’idea di una figura femminile cosciente delle proprie potenzialità, ma al tempo stesso simbolo di una sensualità che troppo spesso ricade nella mercificazione della cosiddetta “donna-oggetto”.
TIPOLOGIA: Mostra collettiva
DATE: 14 Ottobre – 14 Novembre 2010 / 19 Novembre – 15 Dicembre 2010
LUOGO: Palazzo Ferdinando di Savoia (ROMA) / Palazzo della Regione (TORINO)
PATROCINI: Ministero degli Interni, Polizia di Stato, Regione Lazio, Regione Piemonte, Comune di Roma, Comune di Torino
CURATORI: Cecilia Paolini, Roberta di Chiara
ARTISTI: Valerio de Filippis, Valerio Savaiano, Sergio Angeli, Emanuele Omega Gorga, Luigi Cervone, Ferruccio Maierna, Stefano Piali, Claudio Lia, Lorena Peris, Claudio Gambini, Lucia Elvira Sansotta.
Se si torna indietro nel tempo non solo è chiaro il riferimento alle lotte civili e legislative delle donne nel secondo dopoguerra, ma anche ad alcuni episodi chiave di coraggio e tenacia individuale nella lotta contro i pregiudizi sociali, valga fra tutti l’esempio di Franca Viola, elevata a simbolo della crescita civile in Italia. Non si tratta più del femminismo degli anni ’60, nel XXI° secolo il progresso e la cultura hanno fatto il loro corso contribuendo a cambiare il volto di una società che non faceva altro che emarginare e limitare largamente la donna come persona. Ora lo spettro delle possibilità si è largamente ampliato, la donna fa tesoro di ciò che ha duramente conquistato nel passato, senza però precludersi di continuare a rivendicare i propri diritti.
L’idea di realizzare questa mostra nasce in occasione del cinquantesimo anniversario delle “quote” rosa nella Polizia di Stato: la prima donna in divisa, Rosa Scafa, oggi all’età di 85 anni può essere fiera di aver aperto le porte delle caserme al gentil sesso e aver messo così in discussione quel ruolo da sempre prerogativa maschile. “Il Coraggio di Essere Donna” vuole essere non solo un omaggio all’identità femminile, ma anche una riflessione sui molteplici ruoli sociali a cui oggi la donna è chiamata ad assolvere.
L’intento di celebrare la donna, in relazione a tutti i ruoli che è chiamata ad assolvere nella società contemporanea, ha avuto come prima tappa l’immacolato portico di Palazzo Ferdinando di Savoia. Il percorso allestitivo era aperto da “Liberazione” di Stefano Piali, dinamica e simbolicamente angelica nel biancore del marmo di Carrara. Dal racconto della bella saggezza di “Ligneo Presagio d’Autunno” di Cervone, con accanto le eleganti immagini segniche di Angeli, i ritratti di Lorena Peris, tra cui il commovente “Discorso sulla nascita”, aprivano la strada alle formidabili donne in rame di Maierna e agli scatti di Lucia Elvira Sansotta, nei quali la presenza femminile, mai fisica, si percepisce come accogliente atmosfera. Accanto alle donne-simbolo di de Filippis, una Madonna in burqa, opera di Omega Gorga, ricordava quanto il libero arbitrio sia il valore più alto dell’essere umano. A chiudere la mostra, l’installazione video di Savaiano narrava di culture altre, riunite nell’identità di essere donna. La simpatia e la dolcezza dell’attrice Daniela Morozzi, madrina della serata inaugurale, hanno ulteriormente dato significato al valore della figura femminile.
La seconda tappa, nel bellissimo spazio espositivo del Palazzo della Regione Piemonte in piazza Castello a Torino, si è svolta come un vero e proprio happening, un incontro di più linguaggi artistici grazie alla performance-lettura di Caterina Vertova, madrina dell’evento. Particolarmente animata è stata la conferenza stampa d’inaugurazione, a cui hanno preso parte alcuni assessori del comune di Torino, tra cui Domenico Mangone (Protezione Civile), e della Regione Piemonte, tra cui Giovanna Quaglia (Pari Opportunità), e membri del Ministero dell’Interno, tra cui il prefetto dott. Giuseppe Maddalena, vero e proprio patron d’onore dell’iniziativa. Anche l’Assessore alla Cultura della Regione, Michele Coppola, ha preso parte al vernissage e ha dimostrato il suo interesse alla tematica sociale affrontata.