L’arte è innanzitutto creatività e questa fa, o dovrebbe fare, parte della vita quotidiana. “No Canvas! Arte Indifferenziata” nasce con l’intento di dimostrare che non ci sono limiti all’arte e, fuori da ogni convenzione precostituita, qualsiasi materiale, anche di scarto, può essere un supporto formidabile per il libero esercizio della creatività.
TIPOLOGIA: Mostra Collettiva
DATE: 14 Gennaio – 21 Gennaio 2011 / 11 Febbraio – 18 Febbraio 2011
LUOGO: Scuderie Estensi (TIVOLI) – Torretta Valadier (ROMA)
PATROCINI: Comune di Tivoli, Comune di Roma, Regione Lazio
CURATORE: Cecilia Paolini
ARTISTI: Gruppo Casal de’ Pazzi
La creatività artistica porta a volte per territori dell’immaginazione inaspettati, non convenzionali, ancora non completamente esplorati… No Canvas! è un progetto nato dal gruppo artistico Casal de’ Pazzi di Roma che prende spunto dalla tematica, mai sufficientemente promossa, del riciclo di materiali di scarto. Il titolo (“niente tele!”) suggerisce l’unica caratteristica che accomuna tutte le opere dell’esposizione: si tratta di lavori artistici creati su supporti di fortuna, materiali di scarto abbandonati senza rispetto per la strada o gettati tra i rifiuti senza troppo pensare a un potenziale riutilizzo.
L’obiettivo palese di sensibilizzare alle tematiche ambientaliste non è unico: la mostra vuole anche essere l’invito a una riflessione sul lavoro artigianale dell’uomo, sempre più spesso simulato in nome di una produzione industriale seriale tesa a eliminare l’imperfezione, ma anche assolutamente impersonale e priva di qualsiasi potenzialità di affezione all’oggetto. Il Gruppo Casal de’ Pazzi, in occasione dell’allestimento presso le seicentesche Scuderie Estensi di Tivoli, ha rivolto l’invito a questa prova di abilità e creatività anche ad artisti esterni. L’esposizione prevede anche installazioni video che documentano alcuni degli artisti in mostra mentre trasformano materiali di scarto negli oggetti d’arte in mostra.
La prima tappa di “No Canvas!” alle Scuderie Estensi di Tivoli è stata inaugurata con qualche turbolenza… dopo una minaccia di censura per l’installazione “Cristo di Periferia” di Emanuele Omega Gorga e l’ipotesi di un’ordinanza che costringesse la chiusura della mostra stessa, però, tutto si è svolto nella massima tranquillità. Anzi, contrariamente all’annunciato “scandalo” e indignazione da parte dei cittadini, durante le ore di apertura moltissime persone hanno visitato la mostra chiedendo informazioni, approfondimenti e dando un prezioso punto di vista all’organizzazione.
L’arte come espressione di un valore intellettivo necessario, a prescindere dal materiale utilizzato (che può essere di scarto come nel caso di questa collezione) è un progetto evidentemente efficace e condiviso: nell’ottica di comprendere il punto di vista dell’altro, anche l’installazione del barbone di nome Gesù, morto tra l’indifferenza di chi non si è mai accorto della sua differente vita, è stato il motivo di incontro e scambio di idee con molti dei cittadini della bellissima Tivoli.