Gli intensi contrasti cromatici di Brahim Achir, straordinario artista algerino di pluridecennale esperienza, pittore e poeta di grandissimo fascino, vengono esposti all’ART G.A.P. Gallery di Roma in una personale intima, composta da alcuni tra i più suggestivi ritratti alternati agli esclusivi paesaggi che caratterizzano la sua opera.
TIPOLOGIA: Mostra personale
DATE: 21 Novembre – 03 Dicembre 2015
LUOGO: ART G.A.P. Gallery (ROMA)
PATROCINI: Regione Lazio, Roma Capitale
CURATORE: Daniela Semprebene
ARTISTA: Brahim Achir
La Galleria ART G.A.P. inaugura la mostra dedicata al poliedrico artista algerino Brahim Achir. Dal 21 Novembre al 3 Dicembre si potranno ammirare alcuni dei suoi dipinti più recenti, incentrati principalmente su ritratti di volti e busti femminili e vedute di paesaggi che rimandano alla sua terra d’origine e a quella d’adozione.
L’esposizione intende far emergere il contrasto, che si trasforma poi in un armonioso equilibrio, seppur precario, tra la calma, la serenità, la quiete che emanano i soggetti raffigurati e l’esplosione delle più svariate emozioni che investe lo spettatore nel momento in cui si sofferma ad osservarli. Il titolo della mostra, con il prefisso dell’aggettivo inquieto posto volutamente tra parentesi, evidenzia la possibilità di scelta di cui gode il fruitore, esprimendo, allo stesso tempo, il senso di pace che ogni opera può trasmettere e il tumulto e l’impeto che possono coglierlo d’improvviso e spingerlo a scavare dentro di sè.
Le opere di Brahim Achir, che all’apparenza possono sembrare semplici e intuitive, poiché raffiguranti soggetti iconografici immediati e riconoscibili, nascondono in realtà una serie di contenuti impliciti da interpretare secondo la propria visione, ma che in ogni caso non lasciano indifferenti ed, anzi, suggeriscono di attribuirgli un significato tangibile.
Gli sguardi bassi, profondi e a tratti malinconici delle figure femminili rappresentate, dal profilo pieno e ben delineato, le distese sconfinate dei paesaggi dove quasi impercettibile è la linea dell’orizzonte e quei colori caldi, pastosi, vivi, possono creare una serie di intimi quesiti ai quali seguono immediatamente la curiosità, la brama, la necessità di ottenere una risposta soddisfacente; tale disagio solo può risolversi se non in un’apnea di emozioni, in bilico tra un altalenante gioco di serenità apparente e tumulto interiore.
Trapiantato in Italia da oltre trenta anni, con una carriera pluridecennale alle spalle, traboccante di arte, musica e poesia, Brahim Achir è un eccentrico artista dal tratto pittorico caratteristico: la stesura del colore per addizione e sottrazione materica, le pennellate dense e grumose che rendono le figure quasi in rilievo, le linee definite che si giustappongono a quelle deliberatamente più incerte e sfocate, ne fanno un’opera d’arte originale e accattivante.